L'ORRIBILE KARMA DEI BASTONCINI DI LEGNO

In Europa, ancora fino all'ottocento le tacche sui bastoncini venivano usate dai governi e dalle banche per registrare crediti o debiti, dai funzionari publici per calcolare le date di eventi astronomici e sociali, dagli allevatori e dai pastori per contare le mandrie e i greggi, e dai fornitori e dagli acquirenti per numerare le merci vendute o acquistate.

Testimonianze fossili di queste usanze sono espressioni come "mettere una taglia" e "computare", che significa "intagliare" (da "cum", "insieme", e "putare", "potare").

In Inghilterra l'uso ufficiale del sistema finì in maniera tragicomica, raccontata nel 1855 da Charles Dickens in un discorso su la riforma amministrativa: 

Secoli fa fu introdotta nella corte Corte dello Scacchiere una forma primordiale di contabilità, consistente nel far tacche su bastoncini di legno, alla maniera in cui Robinson Crusoe teneva aggiornato il proprio calendario nella sua isola sperduta. [...]

Bisognò attendere il 1826 perché quei bastoncini fossero aboliti!! Nel 1834 ci si accorse che ne erano rimaste cataste, e ci si chiese cosa fare con quei legni consumati, mangiati dai tarli e ammuffiti.

Si presero appunti e si scambiarono lettere su questo importante argomento. I bastoncini furono ospitati a Westminster, e qualunque persona con un pò di sale in zucca si sarebbe accorta che la soluzione migliore era di regalarli come legna da ardere ai poveri.

Ma poiché non erano mai serviti a niente, la burocrazia decise che continuassero a non servire a niente, e decretò che fossero bruciati in privato. Lo si fece in una stufa della Camera dei Lord che prese fuoco. La Camera dei Lord diede fuoco alla Camera dei Comuni. Le due Camere furono ridotte in cenere. Si arruolarono architetti per costruirne altre. La cosa costò oltre due milioni di sterline.

 

P. Odifreddi "Il museo dei numeri"

 

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